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UN ALFABETO SPECIALE


un alfabeto speciale dalla Bolivia!!!

A come AMICIZIA – A giugno è arrivata Laura, una cara amica che mi ha accompagnato per tre mesi, condividere con lei la quotidianità qui in bolivia mi ha fatto rivivere, rinascere, come se fossi stata a Baranzate, come se l’anno passato non fosse mai passato, abbiamo trascorsi giorni belli, e avere qualcuno vicino che ti vuole bene fa sempre molto bene…insomma un grazie a lei, all’amicizia vera, a tutto quello che abbiamo vissuto insieme….

B come BATALLAS – La casetta di Batallas è ormai finita, accogliente, colorata piena di cose, e si è riempita in questi mesi anche di persone. Dopo Maggio dai mille lavori con Wally, una signora italiana che mi ha aiutato tantissimo, ora la casetta ha l’acqua, la luce, le stanze coi letti… tutto… qui a Batallas passano tante persone, i padri italiani e boliviani, i ragazzi e le ragazze, una parola, un caffè, un pezzo di cioccolato che è arrivato dall’Italia…. Insomma un punto per tanti per chiacchierare e costruire qualcosa di bello. Poi c’è la scuola CEA, che va avanti con le sue mille difficoltà e le sue bellezze, in questi giorni inizierò un corso coi ragazzi della scuola “amicizia e bibbia”… speriamo bene…. Il mese di settembre in Bolivia è il mese “de la amistad” (amicizia) e allora all’opera sperando di mettere nei cuori di questi giovani qualcosa di buono….

C come CALORE, calore della stufa che il padre Topio e gli amici dell’operazione Matogrosso in Bolivia mi hanno regalato per la mia casetta in Batallas. Voi non potete capire che bellezza…mangiare senza tre o quattro maglioni addosso, lavorare al computer senza tremare di freddo… questa stufa fa calore, fa casa, fa bello!

D come DOCCIA- DESVIO- …. Potrei metterci un’altra “D”…Dio, ma è scontata…. Quello so che esiste, lo vedo nei volti delle persone qui in Bolivia, nei sorrisi dei bambini, negli abbracci degli anziani, nelle meraviglie della natura che ogni giorno posso ammirare… e allora D come doccia, che finalmente siamo riusciti a costruire qui in casa a Batallas, e D come DESVIO, anzi desviiiii…. Sulle strade boliviane ce ne sono tantissimi (desvio=deviazione). Strade sterrate, interrotte, senza troppi cartelli di segnalazione, molto pericolose… cambiano in continuazione… andare da Batallas a Lapaz (50km) è quasi impossibile…più di due ore…. Ti perdi, non sai mai cosa incontri, grandi buchi o pietre enormi in mezzo alla strada,da paura… ma si va con calma, magari seguendo il minibus che hai davanti…. E dopo un’ora che lo segui ti accorgi che lui è arrivato, però a casa sua, e allora riprendo la jeep e cerco di andare…. Che disastro, ma questo è anche il bello della Bolivia, il disordine totale….

E come ESTATE, questa estate per voi italiani, qui invece pieno inverno sono arrivati 10 amici da Milano e dintorni…e anche da 5 ragazzi da Biella! 15 amici, persone belle, alcuni amici di sempre altre persone conosciute al loro arrivo in Bolivia… ne abbiamo combinate di tutti i colori, lavoro nelle case della gente, a Batallas, a Peñas a Huata… giri per vedere le bellezze della natura, condivisioni, risate, canti e balli, tutto con al centro il vangelo, che bello… questo mese passato con loro mi ha fatto proprio respirare aria di casa, ma come sempre le cose belle finiscono e anche loro sono ripartiti per l’Italia, sperando che nei loro cuori ci sia un’immagine ferma, uno scatto di questo altipiano boliviano, tanto strano, tanto bello….

F come FESTE, nel mese di agosto (il 6agosto) abbiamo iniziato con la festa patria, tutte le comunità, le strade si colorano del tricolore boliviano, giallo, rosso, verde… le vie si riempono di sfilate di gente che balla coi vestiti autoctoni, sventolane le bandiere, suonano le bande l’inno nazionale e la musica boliviana, un clima strano… ma che ti avvolge…. Ti prende per mano e quasi ti fa sentire più boliviana che italiana…. E poi le feste di inizio settembre per “la Virgen” (8di settembre). Sia la parrocchia di Peñas che di Huata sono intitolate alla Virgen de la Natividad e allora tutta settimana si balla, si prega, si canta per la nascita della Vergine…. Purtroppo poi c’è la piaga della birra… che ammazza le comunità… si beve, la gente beve e si ammazza fino a star male…. Il bello della devozione si mescola anche con questa piaga… ma nel mio cuore rimangono quelle gonne colorate che girano, il suono delle bande e gliinchini alla Madonna, l’inginocchiarsi con fede in chiesa per chiedere una grazia…chi con un mazzo di fiori, chi con una semplice candela… giorni di festa tra la gente che ti riempiono il cuore e l’anima. E ti fanno pensare, che per dimenticare tutti i problemi si beve, ma poi quando il giorno dopo si ricomincia non hanno risolto nulla… ma anche questa è la bolivia… con la sua piaga della birra e dell’alcool….

G come GENTE, la gente povera o chi invece riesce a lavorare che va avanti, che passa in parrocchia per un aiuto, che ti chiede, che ti fa arrabbiare ma anche che ti abbraccia e ti dice “gracias Hermana!”, è questa gente che ogni giorno mi accompagna… e allora voglio raccontarvi di questa GENTE, anzi di un gruppo… sono “descapacitados”(disabili) che vengono al martedi e venerdì qui a al CEA di Batallas a studiare (primalafebetizzazione) e fare qualche laboratorio… sono di diverse età, sono proprio belli… e settimana scorsa siamo andati in gita… da Batallas a Peñas… con la mia jeep, li abbiamo caricati e abbbiamo visitato la parrocchia, la chiesa, il padre Topio ci ha accolto con le braccia aperte, qualche preghiera e poi la benedizione… un buon pranzo e poi via ancora a batallas… dovevate vedere le loro facce, sorridenti, emozionati, alcuni con le lacrime agli occhi…. Batallas-peñas sono solo 20minuti di jeep… ma loro non c’erano mai andati… erano come dei bambini, dal loro viso usciva quella gioia vera, quel ringraziamento puro, quell’emozione che davvero ti riempie il cuore….

H… la salto

I come ITALIA, in sti giorni mi son sentita in italia grazie a tutti gli amici che son passati, e poi pensando all’Italia un po’ di invidia, alle vostre vacanze e soprattutto al caldo...invece qui, freddo... la neve che scende in alcuni giorni, le gelate…. Ma ora arriva settembre ed inizia la primavera….ma I anche come IO…. Sto bene, davvero, preoccupata per molte cose, ma contenta, e soprattutto molto più tranquilla. Sto cercando davvero di viere al 100% tutto ciò che mi capita e che ogni giorno mi arriva…. Questi mesi con Laura sono stati un grande regalo, ringrazio Dio di questa amicizia e della sua presenza. Dopo febbraio non pensavo che potessi ricominciare ancora qui in bolivia, con uno sorriso tutto mio… ma è così, la vita va avanti se davvero lo desideri…. Ho nel cuore tante cose, tante persone, tante idee… devo solo mettere alcune priorità e provare a volare alto, come sempre…metto nella preghiera tutti i miei sogni, le mie difficoltà, la mia vita… ho bisogno dell’abbraccio di quel Signore che mi accompagna e sento, vedo, ci credo che c’è. La Buona Notizia risuona in me, facendomi domandare ogni giorno se ne vale la pena… e penso che la risposta sia chiara, semplice, che mi esce dal cuore… SI, NE VALE LA PENA.

L come LAPAZ, da questo martedì ripartirò tutti i pomeriggi per andare a la casa delle ragazze che studiano a Lapaz, faremo piccoli laboratori, ceneremo insieme, cercherò di ridere e scherzare e fargli capire le cose belle che possono fare nella loro terra. Insieme al Padre Topio e Padre Leo stiamo sognando anche per loro, perché quando finiscono gli studi possano iniziare a lavorare qui, vicino alle parrocchie, senza scappare in Argentina e Brasile… provare, lavorare, mettersi… un sogno? Chissà se diventa realtà.

M come MADRE TIERRA, la canzone di Chayanne… la useremo come flashmob per tutta la zona sud dell’altipiano boliviano il 14 ottobre… 18 parrocchie, 18 gruppi di giovani che si stanno preparando per questo grande incontro al Desaguadero, confine con il Perù, per cantare ballare…”tambor, tambor tambor quel lama tambor…tambor, tambor tambor de mi madre tierra….” Ma soprattutto vi lascio questo pezzo: “ Recuerda que tenemos solo un viaje de ida y hay que darle gracias siempre a la vida….Oye abre tus ojos, mira hacia arriba…disfruta las cosas buenas que tiene la vida...lalalalala” (ricordatevi che abbiamo solo un viaggio di sola andata, e dobbiamo rendere grazie sempre alla vita….. apri gli occhi, cerca, gotidi le cose buone della vita..lalalalala)

N come NOVITA’. Qui a Batallas ora vive con me Angelica una ragazza di Peñas, che a gennaio ha terminato gli studi di sarta…. E novità, ha iniziato a fare modelli nuovi, mescolando i tessuti semplici con quelli colorati boliviani, sta creando magliette, maglioni, borse… siamo all’inizio, ma la vedo impegnatissima e contenta e quindi state pronti per i nuovi modelli che usciranno… e che vorremmo inviare in Italia da vendere, ma anche cercare qualcosa qui nel territorio di Lapaz per iniziare un mercato locale… e poi magari dare lavoro anche ad altre donne o ragazze….

O come OHHHH QUANTO STO SCRIVENDO, ma son passati così tanti mesi che le cose da raccontarvi son davvero tante!

P come PARROCCHIE, a Huata e Peñas le attività non si fermano… a Peñas abbiamo iniziato il nuovo gruppo giovanile, una domenica al mese andiamo ad aiutare i poveri coi ragazzi…abbiamo iniziato con il tetto di paglia di una signora in sedia a rotelle, poi una domenica facciamo un po’ di chiacchere sulla Bibbia. Qui purtroppo le sette stanno creando grande confusione nelle teste della gente e soprattutto dei ragazzi..e allora Bibbia in mano, e con il padre Topio diamo qualche spiegazione….a Huata invece continua l’oratorio, tutti i sabati e al maercoledi son iniziati gli incontri per i giovani che vogliono fare la Cresima…sono 90! La Paura! Aiutooooo…ma ce la faremo!

Q come QUASI HO FINITOOOOO

R come REGALI, me ne sono arrivati tanti dall’Italia, e allora approfitto di ringraziare davvero tutti per il bene che sento e per ogni cosa che mi è arrivata!

S come SENOVIO, un vecchietto di Batallas che due giorni alla settimana vado a trovare per fargli una medicazione alla gamba. Ben 15anni fa fu incornato da un toro, e la ferita mai disinfettata si è allargata e ha fatto infezione; da maggio vado a trovarlo, lo disinfetto e si ride e si scherza, e la ferita si sta richiudendo… cammina con le stampelle, e grazie al dottor Alessandro e ai asoldi che arrivano da Baranzate siamo riuscite a sostituire le stampelle di legno vecchie e pesanti con quelle di alluminio molto leggere. Il suo volto è cambiato in questi mesi…. Pensate che lui ci metteva sopra delle foglie di coca per non sentire il dolore, ora piano piano riesce ad appoggiare il piede… e mi fa morire dalle risate perché dice che quando guarirà del tutto ucciderà una vacca e un maiale e faremo festa…. Ogni giorno che vado a trovarlo mi ringrazia e dal suo volto esce una luce bella…..

T come TODOS JUNTOS(tutti insieme) sarà la frase che metterò sulle spille e sui volantini della promozione di quest’anno del CEA. Sì, sarò madrina di 55 ragazzi che finiscono gli studi, e si farà festa ad ognuno verrà consegnata una spilla con scritto NO ES FACIL PERO TODOS JUNTOS ES POSIBLE…(non è facile però tutti insieme è possibile…. Sarà lo slogan di questi mesi con questi ragazzi che usciranno dalla scuola, chi andrà in cerca di lavoro, chi all’università, chi seguirà i lavori nel campo con la famiglia, tutti insieme festeggeremo e spero davvero che possano capire che insieme si può costruire qualcosa di bello, anche se a volte non è facile!

U come UN ABBRACCIO GRANDE A TUTTI VOI

V come VI VOGLIO BENE!

Z come ZITTA SIMO, BASTA!!!!!

GRAZIEEEEE di tutto, a presto! Simona


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