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PIENO DI VITA....

  • larotondaboliviana
  • 13 giu 2016
  • Tempo di lettura: 3 min

Batallas, 13 giugno 2016

“non dobbiamo mai lasciarci intrappolare dal vortice del pessimismo, la fede sposta le montagne. Non lasciatevi rubare la speranza” (Papa francesco)

Uso questa frase del Papa, per scrivervi alcune righe perché e’ passato un anno… si, si, proprio un anno…veloce, velocissimo…sembra ieri che ero a Baranzate…e oggi invece sono a Batallas… e il pessimismo e la fatica non hanno rovinato un anno di vita in questo altopiano boliviano. E’ stato un anno ricco di tante cose fatte, di tanta gente conosciuta, di esperienze, di condivisioni, di lacrime, di sorrisi, di abbracci, di parole forti dette, di insulti, di gioia e allegria, ma anche di solitudine e tristezza, è stato un anno pieno, è passato veloce, è stato un mix di vita…di vita piena!sì, un anno pieno di vita come dice il mio amico Jova…“pensa quante volte sembra proprio che non va, e poi cambia tutto in poche ore…e non è scritto da nessuna parte che io e te avremmo avuto vita regolare, non è mica vero che tristezza ed allegria son distribuite in modo uguale…….perchè è pieno di vita…..”.

Questo anno passato lo chiamerò così: PIENO DI VITA… perché ora è impossibile scrivervi tutte le cose che sono successe…son state tante, tante persone, tanti fatti…voglio solo raccontarvi l’ultimo mese…. l’arrivo di Wally dall’Italia, una signora che non conoscevo, la sua forza, il suo aiuto e il suo lavoro…. insieme abbiamo rivoluzionato la casina di Batallas, che ora è accogliente, colorata, piena di vita…. e poi il giro tra i poveri, l’incontro di tante situazioni difficili qui a Batallas, un signore con una ferita grande al piede che non riesce più a camminare oppure Faustina una donna di 36anni rimasta vedova settimana scorsa con due bimbi di 3 e 5 anni, il marito è morto per un’appendicite non curata a soli 39anni, e poi altri nomi altri volti…l’aiuto del dottor Alessandro col progetto “una gota de Salud” e la bellezza dei ragazzi…il gruppo giovanile di Batallas che si unisce al venerdì con quello di Peñas per preparare un grande teatro…. poi l’oratorio che continua a Huata con i mille corsi sull’animazione per i giovani, i loro sorrisi che si mescolano con alcune facce timide e incredule…. e poi le ragazze che vivono nella casa di Elalto ogni martedì pomeriggio vado da loro per giocare, guardare film, o fare attività…. si parla, ti confidano i loro problemi, e mi si riempie il cuore….perchè settimana dopo settimana sembra che cambiano e crescano….. e poi c’è la natura…l’altopiano è ridiventato giallo, come quando ero arrivata… il verde, i fiori, l’azzurro intenso hanno lasciato posto al giallo e al freddo, alle gelate… quel freddo forte che ti entra nelle ossa, e che qui significa Chuño, una patata che lasciano fuori la notte per farla gelare e che poi si conserverà per tanto tempo….

insomma è passato un anno e voglio ringraziare i tanti amici lontani, la mia famiglia, le persone che sono passate…. perché insieme abbiamo riempito la mia vita….. il Signore mi accompagna, soffia il vento dello Spirito che ci unisce da una parte del mondo all’altra… e a volte mi sembra che siate così vicini…..e questo mi dà forza per dire:avanti tutta! si continua non ci si ferma mai…. e allora a presto, vi lascio con questa frase che scriverò nella sala di Batallas…vicino al mio albero….segno di radici con valori, di rami con esperienze, di “riccioli” che son le tante persone nella mia vita……

“non lo so cos’è l’amore, come non so cosa è la luce, cos’è la vita, perché si muore, perché si nasce, come mai il quadrato costruito sui cateti (…) insomma, non so cosa sia l’amore ma so che esiste, ne ho esperienza, anzi forse alla fine è l’unica cosa di cui posso affermare l’esistenza”(Lorenzo Cherubini).

GRAZIE….Simona


 
 
 

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