PEÑAS
- larotondaboliviana
- 29 gen 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Peñas è una comunità molto povera, situata a 5.000 m di altezza, si estende fino sopra i 6000mt ai piedi della Cordillera Real, che in questo territorio ha alcune delle vette più celebri dell’intero SudAmerica: Illimani, llampu, Huaina Potosì.
Qui la vita è più difficile rispetto a quella di Santiago de Huata, dato che in queste zone non si beneficia del clima mite del lago e la gente è piuttosto dura e diffidente.
A Peñas Padre Antonio Zavatarelli (per gli amici Topio), oltre alla celebrazione della Messa, sta portando avanti un'importante opera di conoscenza ed avvicinamento della gente delle varie comunità, facendosi vicino come parroco e aiutando le persone più povere attraverso la distribuzione dei viveri.
Si tratta di un lavoro molto importante con il quale si stanno ponendo le basi per tutto il futuro lavoro pastorale della Parrocchia di Peñas
Forse anche per la bellezza selvaggia e incontaminata del paesaggio, è ancora più forte il contrasto con la povertà. In una nazione che, nonostante le immense risorse naturali, è la più povera dell’intero continente americano, la regione dell’altipiano è tra le più arretrate e sottosviluppate.
La gente vive sparsa in piccole comunità di poche famiglie, spesso raggiungibili solo a piedi e ancora governate da autorità di tipo tribale. L’economia locale è molto povera, l’agricoltura rende pochissimo, a causa del gelido clima altiplanico e dell’altura. Le uniche coltivazioni sviluppate sono quella della patata e di altri tuberi. Anche l’allevamento è pressoché inesistente, eccetto che per alcuni allevamenti di alpaca.
Le case sono fatte di adobes (mattoni di terra) ed hanno il tetto di paglia o, nel migliore dei casi, di lamiera. In un unico ambiente le famiglie vivono insieme agli animali. Elettricità ed acqua potabile non esistono, così come qualche forma di riscaldamento, nonostante durante la notte la temperatura scenda anche di molti gradi sotto lo zero. Sono davvero frequenti i casi di anziani o malati soli e abbandonati, visto che molti giovani, per cercare lavoro, si sono trasferiti nei sobborghi più poveri di La Paz.
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